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Il Muro del Pianto
Gerusalemme, Israele
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Il fascino del Muro del Pianto
Durante il tuo soggiorno a Gerusalemme capiterai diverse volte al Muro Occidentale come attratto da una calamita e ogni volta sarà altrettanto suggestiva. Questo immenso luogo di culto all’aperto regala sensazioni contrastanti e neppure il viaggiatore più esigente ne resterà deluso. Un imponente muro alto 15 metri sorge dinnanzi un ampio piazzale e a ogni ora del giorno e della notte si trovano una moltitudine di persone raccolte in preghiera. Si percepisce un’ atmosfera magica che riuscirà a coinvolgerti a prescindere dalle tue credenze religiose. Il folclore, la storia millenaria, il costante movimento, lo rendono uno di quei posti vivi, dai quali non te ne andresti mai, resteresti lì ore ad osservare, in attesa di un qualcosa, di un gesto, del passaggio di un rabbino, di una preghiera.
L’atmosfera mistica è però interrotta dai metal detector che precedono le vie di accesso e dai militari sempre presenti con i mitra ben in vista. Non si ha mai la sensazione di pericolo ma si viene costantemente riportati alla realtà e alla consapevolezza che quello stesso luogo di preghiera e raccoglimento è anche il simbolo della divisione millenaria tra due popoli in continua lotta tra loro. Anche la preghiera deve essere praticata divisa tra uomini e donne come vuole la legge ortodossa, la parte antistante al muro è infatti divisa in due sezioni, gli uomini devono recarsi nell’ampia parte destra mentre alle donne è riservata una più piccola sulla sinistra.
Abbandonati comunque al misticismo e all’energia del posto, avvicinati al muro e soffermati a guardare gli ebrei in preghiera, il loro tipico modo di pregare e la convizione che riservano nella preghiera sono estremamente affascinanti da osservare. Gli uomini ritti con i piedi uniti e le mani giunte davanti al petto ondeggiano avanti e indietro a scatti in modo malinconico (pratica nota come shokelin), mentre le donne rimangono per lo più sedute o si accalcano a ridosso del muro, pregando in modo straziante.
Da oltre 2000 anni il popolo ebraico si reca o rivolge il corpo nella direzione del Muro durante le preghiere quotidiane. E’ da essi considerato il posto più sacro e vicino a Dio sulla Terra. Le preghiere non si limitano a richieste personali, gli ebrei si rivolgono a Dio anche per la riunione del popolo ebraico nelle terre di Israele e per la ricostruzione del - terzo - tempio. Vecchia di centinaia di anni è anche l’usanza di inserire piccoli foglietti di carta nelle fessure delle pietre con su scritte preghiere e suppliche. La credenza vuole che le preghiere inserite nelle pietre del Muro vengano esaudite con maggiore probabilità, oggi è anche possibile inviare via mail o fax la propria preghiera, un rabbino si occuperà di stamparla e posizionarla in una delle fessure.
Origine del Muro Occidentale
Hakotel Hama ‘aravi, tradotto Muro Occidentale, è il nome ebraico di quello che viene comunemente chiamato Muro del Pianto. E’ per l’appunto la sezione occidentale del secondo tempio di Gerusalemme eretto al ritorno dell’esilio babilonese per volere di Erode a partire dal 536 a.c., terminato nel 515 a.C., distrutto dai soldati romani comandati da Tito nel 70 a.c e mai più ricostruito. Quando le legioni di Tito distrussero il tempio parte del muro occidentale di quest’ultimo rimase in piedi e l’Imperatore lo lasciò come triste simbolo della distruzione della Giudea da parte di Roma.
Il Tempio era il luogo in cui era custodita l’Arca dell’ Alleanza, all’interno del Santa Sactorum, al quale era concesso l’accesso una sola volta l’anno al Sommo Sacerdote. Il Tempio era anche il luogo in cui venivano consumate le offerte sacrificali, pertanto la sua distruzione ebbe un significato profondo per il popolo ebraico. Tale evento non solo significò la perdita del maggiore luogo di culto ma coincise anche con l’inzio della diaspora. Gli ebrei hanno da sempre interpretato la resistenza del muro come un volere di Dio, il quale lasciando in piedi alcune parti del Tempio, voleva simboleggiare il suo legame con il popolo ebraico, nonostante la catastrofe. Il nono giorno dell’unidcesimo mese del calendario ebraico (Tisha b'Av o 9 di Av) viene tutt’oggi commemorata la distruzione del Tempio con un digiuno di 24 ore.
Il sito è ritenuto un luogo sacro anche per i musulmani, in arabo è chiamato Muro di Al-Buraq. Gli islamici oltre a ritenere Salomone uno dei loro profeti credono che Maometto nel 620 sia stato condotto in viaggio spirituale a Gerusalemme da al-Buraq, figura mitologica del mondo arabo, rappresentata come un cavallo alato con la testa di donna e una coda di pavone. Secondo la leggenda, Maometto giunto nella Città Santa avrebbe legato il suo destriero al muro occidentale, per questo i musulmani portano rispetto per il Muro e negano agli ebrei il diritto esclusivo di culto.
E' un sito venerato anche dai Cristiani poichè luogo frequentato da Gesù, sembra che sia proprio il tempio narrato nel vangelo di Luca in cui Gesù all’età di 12 anni si intrattenne con i dottori della Legge per tre giorni all’insaputa dei genitori.
Come accedere e quando andare
Il Muro del Pianto si trova nella Città Vecchia, nel quartiere ebraico. Ha tre vie di accesso, una attraverso dedali di viuzze dal quartiere musulmano, una da quello ebraico e l’ultima dalla parte antistante vicino il museo all’aperto di David. E’ richiesto un abbligliamento decoroso, pantaloni e gonne fino al ginocchio, no a canottiere o abiti eccesivamente scollati. Agli uomini verrà fornita una kippah usa e getta, il copricapo obbligatoriamente usato dagli uomini ebraici nei luoghi di culto. L’entrata è gratuita ed è aperto 24 ore su 24, tutti i giorni.
Il momento migliore per visitare il Muro occidentale è durante l’inizio dello Shabbat il venerdì sera. Centinaia di ebrei praticanti, vestiti nel loro abito migliore, si dirigono al tramonto del venerdì al Muro occidentale e iniziano lo Shabbat pregando e cantando in circolo. Durante lo shabbat è proibito entrare nella parte riservata alla preghiera e scattare fotografie, riuscirete comunque con un pò di attenzione ad immortalare qualche attimo.
Dove?

Perchè?
Religione,
STORIA,Cultura,
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Quanto costa?
Gratis
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